Intestazione Pegliflora



Il Professor Franco Bampi
Presidente di "A Compagna"
al Museo Navale di Pegli
per parlarci del
Santo Natale
nella tradizione genovese
   Foto di Franco Bampi

Giasone davanti a Pelia

Nicolosio Granello – Giasone davanti a Pelia



Nello splendido scenario del salone di palazzo Centurione Doria, esempio significativo di villa genovese cinquecentesca, oggi sede del Museo Navale di Pegli, il Professor Franco Bampi ha illustrato alcuni aspetti della tradizione genovese riguardo il Santo Natale.

Con la sua abilità di affabulatore ha catturato da subito l'attenzione dell'uditorio, spiegando le origini e le motivazioni de O Confeugo, fino ai giorni nostri con il ripristino, a cura dell'Associazione A Compagna, della cerimonia, che anche quest'anno, si è celebrata a Paxo, Palazzo Ducale, con il saluto del Primo Cittadino da parte dell'Abate del Popolo, impersonato dal Presidente del sodalizio.

Come da protocollo, l'Abate ha "mugugnato" a lungo, numerosi essendo i motivi di insoddisfazione da parte della cittadinanza nei riguardi dell'Amministrazione.

Dopo i momenti istituzionali, l'oratore è passato alle filastrocche e i canti in lingua genovese, come I pastoi, composizione giunta a noi grazie alla memoria dei nostri vecchi, alle curiosità, come Dênâ, denominazione antica del Natale, giorno natale di nostro Signore, come dinâ da noxe, la mancia natalizia per i giovanissimi.

La chiaccierata è proseguita con i piatti classici, come i maccaroin de Natâle e il pan doçe con la tradizionale rammetta d'öfeuggio (rametto d'alloro) e il cappo da famiggia (capofamiglia) che, prima di tagliarlo proclama con solennità: «L'insemmo?» (lo incominciamo?).

Le pietanze, a Natale, erano abbondanti; quanto non era stato utilizzato per i "bis", forniva la materia prima per i ravieu (ravioli) per il giorno di San Stêa (Santo Stefano).

Quanto fosse ricco il menu di Natale è documentato dalla poesia O tondo de Natâle di Nicolò Bacigalupo, di cui Bampi ha letto alcune strofe rappresentative.

La conclusione della conferenza è stata salutata da un lungo, fragoroso applauso.

L'ambientazione della conferenza è stata preparata con cura; le Socie di Pegliflora Romana Gandullia e Nicoletta Ottonello, che hanno allestito rispettivamente una tavola apparecchiata con quanto non poteva mancare in una casa genovese ed un presepe con le statuine costruite a mano e abbigliate con abiti cuciti con tessuti antichi.

Le Socie CUP hanno approntato un albero tradizionale, costituito da un ramo di alloro, addobbato con i tipici maccheroni di Natale, agrumi e leccornie.

Le composizione sono illustrata nelle foto che seguono





Alcune immagini



La tavola apparecchiata


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Il Presepe


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Gli alberi di Natale


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La Conferenza


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