Il testo riportato di seguito è tratto dalla risposta ad una richiesta di chiarimenti.
Buongiorno,
rispondo alla sua mail a nome del direttivo dell'Associazione Amici di Villa Pallavicini e come uno degli estensori delle proposte di fondazione.
Mi occupo dal 1983 delle sorti di Villa Pallavicini: prima come tesi di laurea, poi con pubblicazioni ed infine come progettista dei diversi progetti di restauro del parco a partire dal 1991 sino a quelli attuali.
Dal 1992 sono il direttore del parco di Villa Serra a Còmago (Sant'Olcese) ed ho pertanto maturato in tutti questi anni una certa esperienza di gestione e di conoscenza della macchina comunale dall'interno.
La bozza di statuto a cui lei fa riferimento è del luglio 2010
Nel 2001, momento dello scioglimento del Servizio Giardini del Comune e del suo passaggio in ASTER, vi erano in servizio 300 giardinieri; oggi ASTER ne ha 60 per tutta la cittą.
In villa Pallavicini 5 anni fa vi erano 8 giardinieri, oggi vi sono 3 giardinieri di cui due disabili. Oltre a questo il Comune versa ad ASTER per interventi di manutenzione straordinaria (es. potature ed abbattimenti) una cifra che nel 2011 era di € 120.000,00 e che nel 2013 era di circa € 100.000,00; comunque in costante diminuzione.
Esercita il controllo del contratto di servizio il Settore Parchi, diretto dall'arch. Marasso, nato per volontà dell'allora assessore Roberta Morgano, nel tentativo di ricostruire un nuovo Servizio Giardini.
Lo statuto del 2010 nasceva dal contributo di 4 associazioni pegliesi (riunite in un Comitato promotore della Fondazione), con il contributo esterno del FAI e l'assistenza tecnica del mio studio, di avvocati e commercialisti.
La necessità di definire una modalità gestionale diversa da quella comunale è iniziata nel momento stesso in cui sono partiti i progetti (inizio 2009) ed era una scelta ampiamente condivisa dal territorio, già bruciato dai restauri del 1992, dove, dopo aver speso 8 miliardi di lire, il parco era caduto progressivamente ed inesorabilmente nell'abbandono.
Due numeri: dai 25.000 visitatori del 1995 si è passati ai 5.000 del 2012.
Ultimamente erano molte le proteste in biglietteria all'uscita per lo stato di degrado ed abbandono del parco, soprattutto dai turisti stranieri che rappresentavano quasi la metà degli ingressi. Perché bisogna dirlo: il parco è più conosciuto dagli stranieri che dagli italiani e soprattutto dai genovesi (che a mugugno sono bravissimi, ma sono i primi che non partecipano).
Qui a ponente è condivisa da tutti la necessità di risolvere il problema con una gestione esterna al Comune. Si veda quello che sta succedendo alla Villa Duchessa di Galliera.
Bisogna anche dire che ogni parco ha una sua specificità e che non è possibile che esista una soluzione fotocopia per tutti i parchi genovesi.
Il punto di partenza per tutti è il modello gestionale di Villa Serra di Còmago: una struttura pubblica autonoma (consorzio di Comuni), con un suo bilancio, presente in loco, che gestisce direttamente i redditi prodotti, ed ha un contributo al funzionamento da parte dei Comuni proprietari di € 280.000,00.
Non potendo clonare il Consorzio Villa Serra per oggettivi limiti amministrativi, abbiamo lavorato a lungo per individuare la figura giuridica NO–PROFIT pił adatta. All'inizio si pensava ad una "Associazione di Associazioni" poi ad una fondazione composta da Associazioni e Comune. Poi solo da Associazioni, che in cambio otteneva dal Comune il contributo economico per svolgere il servizio oltre alla possibilità di reinvestire nel parco gli utili della bigliettazione (che oggi finisco nel bilancio comunale).
Parliamo di soldi: quanto costa mantenere Villa Durazzo Pallavicini? Abbiamo fatto i conti separatamente ed i risultati coincidono: per il Comune € 640.000,00 (con 10 operai) per il verde ed € 80.000,00 per la biglietteria. Per noi l'insieme somma € 700.000,00. Sono tanti soldi, viste le risorse attuali. Oggi quanto spende il Comune per tenerlo in queste condizioni? Si può stimare in circa 250.000,00 Euro.
Vista l'indisponibilità del Comune a contribuire economicamente le associazioni si sono ritirate, ma il problema gestionale è rimasto.
Quindi con alcuni amici abbiamo ripreso in mano il progetto della Fondazione, rivisto in alcune sue parti, e l'abbiamo ripresentato al Sindaco (ottobre 2013), dove il sottoscritto ed altri metteranno il capitale necessario alla costituzione (almeno " 60.000,00).
Abbiamo elaborato un Piano Gestionale con i relativi conti economici che confermano la necessitą di un fabbisogno di € 700.000,00 l'anno. Come reperire questi soldi?
Se si toglie un auspicabile contributo del Comune (noi abbiamo proposto il 50% del fabbisogno) il resto si costruisce solo con gli ingressi ed i servizi turistici. Qui non ci sono altre fonti di reddito come a Villa Serra (albergo, ristorante, centro congresso, palestra, matrimoni ed eventi, ecc.).
Per dimostrare che crediamo fermamente nella ns. proposta abbiamo costituito l'Associazione Amici di Villa Durazzo Pallavicini che attraverso una convenzione con il Comune di Genova fa, nei fine settimana, visite guidate, da settembre 2013, ai cantieri del parco chiuso al pubblico. Questo per mantenere aperto il canale della promozione turistica che, vista la durata dei lavori, avrebbero danneggiato il futuro gestore (qualunque esso sia).
Io non sono convinto, come lei, che la mancanza di soldi sia un "alibi". È' purtroppo una triste realtà: i soldi oggi non ci sono. Anche gli sponsor sono scomparsi.
Noi non abbracciamo nessun partito o movimento politico. Non ci interessa. Qui esiste un problema che ha bisogno di una soluzione tecnica praticabile e sostenibile. Per noi questa è l'unica proposta possibile; se qualcuno ha delle idee altrettanto valide le presenti e saremmo ben contenti di confrontarci e, se è il caso di portarle avanti.
Sabato 17 alle ore 10, una decina di associazioni Pegliesi, tra cui la ns., ha organizzato una manifestazione per chiedere al Comune di risolvere il problema della gestione in tempi brevi. per evitare che succeda quello che abbiamo già vissuto dopo il 1992. Spero che anche Lei voglia dare il suo contributo partecipando all'iniziativa e diffondendo la notizia (le allego il volantino).
Le segnalo che la sua associazione sta organizzando una visita al parco per il 21 ⁄ 6 alle ore 10,30. Quindi venga a trovarci.
Visto che abita vicino Brignole, potrà apprezzare la lungimiranza di Ignazio Alessandro Pallavicini, che fece realizzare la stazione ferroviaria a fianco del suo parco.
Resto a sua completa disposizione per un confronto sui contenuti della ns. proposta gestionale.
Cordiali saluti
Arch. Fabio Calvi